di Lorenzo Parolin[L8/661]
Ciò che non vediamo o non capiamo è enormemente di più di ciò che conosciamo. Se avessimo piena coscienza dei nostri limiti e li accettassimo restando al nostro posto, tutto filerebbe liscio: la Natura farebbe il suo corso: penserebbe lei a tutto. Ma a causa del fatto che ignoriamo di essere ignoranti , combiniamo un sacco di guai. La presa di coscienza della propria ignoranza/debolezza avviene in proporzione allo sviluppo delle proprie conoscenze generali , perciò, più uno impara, più si rende conto di non sapere, e diventa prudente. Ma imparare non basta: la conoscenza deve essere di alta qualità! Il sapere professionale (settoriale) fa montare la gente in scranno (genera ebbrezza ed esaltazione) e porta a mettere le mani dove non andrebbero messe, con conseguenti grossi guai da patire. Inoltre, la gente si lascia eccitare da programmi fantasy, da informazioni-spazzatura, da argomenti effimeri e da passatempi brucia cervello, con risultati ancora più negativi. La conseguenza pratica è il nostro mondo pieno di presuntuosi che ritengono il loro sapere esauriente e il loro agire salutare. Si atteggiano così a piccoli dèi e a benefattori dell’umanità, ma ovviamente lo sono in senso negativo. Qual è dunque l’atteggiamento giusto da tenere? Oltre a conseguire una vasta cultura umanistico-scientifica ed acquisire notevoli abilità tecnico-pratiche occorre farsi una bella infarinatura di preternaturale (ciò che è al di là del naturale: potenze angeliche e infernali) e di soprannaturale (ciò che è al di sopra del naturale: il divino). Sono mondi invisibili, ma di prioritaria importanza nell’economia dell’esistenza. Da essi dipende almeno il 90% del nostro stato di Salute o di Malattia. Capire che dietro la realtà visibile ci sono creature che la sanno più lunga dell’uomo e che soffiano sulle sue tare per indurlo a credersi grande artefice, e ad agire come se Dio non ci fosse, ci può far aprire gli occhi e salvarci l’esistenza. Sto dicendo che le forze del male, esaltando l’uomo e facendolo lavorare alla sua gloria piccola, lo distraggono dal soprannaturale, che è la sorgente della Salute, e lo escludono dalla gloria maggiore. Finché l’uomo si occupa del pacchettino regalo dal bell’aspetto additatogli dal Male, e manifesta per esso gratitudine, non si accorge che quanto maneggia è di qualità taroccata e trascura la cassa di aspetto meno attraente ma piena di merce di prim’ordine, offerta dal Bene. Doppia beffa: il primo (il pacchetto) lo dovrà buttare, perché senza valore; la seconda (la cassa), resterà inutilizzata! Avrà dunque senso tutto l’attivismo che si registra nel nostro mondo in campo politico, economico, sociale, intellettuale, lavorativo, sportivo, ricreativo ecc.? Solo in minima parte! Il resto è un omaggio che l’uomo debole/cieco rende al Male dopo aver ascoltato solo la sua campana suadente. Dovrebbe ascoltare tutte le campane! “Non è vero – dirà orgogliosamente l’uomo di mondo – io non ascolto nessuno, io confido solo nelle mie forze”. Appunto! Che l’uomo confidi in sé stesso è il segno che sta lavorando per il nemico, altrimenti avrebbe chiesto aiuto più in alto, a chi gli potrebbe dare l’aiuto risolutivo. Purtroppo, con la complicità dell’incoscienza e della superbia, l’uomo saputello snobba il soprannaturale e collabora con le forze del Male. Ignoranti lo siamo tutti, ma il saggio sa di esserlo, lo sciocco, invece, no. [rif. www.lorenzoparolin.it L8/661]